lunedì 20 febbraio 2017

NUOVA IDEA PER IL CONTROLLO DELLA FREQUENZA CARDIACA





Buongiorno a tutti, parliamo nuovamente della frequenza cardiaca.
Nei primi anni ottanta precisamente nel 1983 quando ho iniziato ad allenarmi e successivamente a gareggiare, non utilizzavamo il cardiofrequenzimetro infatti, per registrare lo sforzo, ci basavamo sulla “ Scala di percezione dello sforzo” (RPE) o scala di "Borg".
La scala RPE risulta essere utile come strumento di programmazione, infatti non siamo in grado di valutare il livello di percezione dello sforzo basandoci semplicemente sulle nostre sensazioni, ma occorre sperimentare e comprendere i metodi di allenamento differenti per monitorare il nostri progressi.



SCALA RPE DI BORG
nessuno sforzo 20%
estremamente leggero  30%
40%
molto leggero 50%
55%
 leggero 60%
65%
un po' pesante 70%
75%
pesante 80%
85%
molto pesante 90%
95%
estremamente pesante 100%
massimo sforzo esaurimento

Nella tabella e’ stata messa in relazione la frequenza cardiaca con la scala di Borg.
Magari non lo sapevate, ma nella quasi totalità dei casi, i cardiofrequenzimetri che acquistiamo per il calcolo si basano sulla metodologia della frequenza cardiaca max.:



  1. FC MAX = 220 -ETÀ (ANNI) ( MASCHI )
  2. FC MAX = 226 -ETÀ (ANNI) ( FEMMINE)
Questo come già sapere, non è un metodo cosi preciso per determinare la nostra frequenza cardiaca massima, pertanto occorre fare il calcolo basandoci sulla formula di karvonen e in seguito andare a inserire i dati nel nostro prezioso strumento di allenamento, solo in questo modo avremmo la certezza che quello che andiamo a misurare sia realmente basato sul nostro allenamento personalizzato e  valutare tutti i parametri in modo corretto.

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