LA FATICA COME FONTE DI MOTIVAZIONE NELLO SPORT E NELLA VITA!

Quante volte abbiamo sentito dire che il ciclismo e' uno degli sport più faticosi che ci sono? Immagino molte, infatti insieme anche ad altri come la corsa, il nuoto,il canottaggio, il triathlon ,hanno una caratteristica comune, quale ? la resistenza.  

La fatica nel ciclismo è una prerogativa, ma ci fa "sentire bene", perché stimola la produzione di endorfine, sostanze che promuovono una sensazione di benessere con effetti positivi sull'umore; tutti gli atleti o i semplice amatori faticano ma è una della migliori attività per perdere peso perché è semplice, alla portata di tutti e mette in azione il metabolismo aerobico finalizzato a bruciare i grassi, infatti sia che tu sia un professionista oppure, un semplice amatore, avrai grandi soddisfazioni vedendo giorno per giorno aumentare il tuo stato di forma e questo ti porta di conseguenza ad aumentare la tua motivazione mentale.

Nonostante i grossi sacrifici a livello agonistico che questo sport richiede, vi sentirete pienamente in pace con voi stessi e la fatica, non verrà mai percepita come un ostacolo ma come una compensazione. 

In effetti, esistono momenti "come nella vita quotidiana" dove dobbiamo essere presenti, concentrati ad affrontare ad esempio, una riunione di lavoro stressante, la soluzione di un problema in modo rapido, un collega noioso e petulante, un responsabile rompiscatole. 

Nel ciclismo, in ogni momento dell'allenamento intenso, dobbiamo essere vigili, motivati, una distrazione in una gara ad esempio, può' risultare fatale per il risultato finale.

Per essere motivati però dobbiamo avere sempre obbiettivi da raggiungere, per un professionista sarà la fame di vittoria cioè' diventare un giorno persone conosciute ed preferibilmente essere economicamente soddisfatti, mentre, per un semplice appassionato , e' sufficiente riuscire a superare una salita difficile, aumentare la media dell'allenamento settimanale, semplicemente poter fare ciò che in quel momento, ci rende soddisfatti ed appagati.  

La fatica nel ciclismo e nello sport in genere e' una grande opportunità, puoi essere paragonata ad esempio, ad un serbatoio prezioso dove si nascondono le nostre idee una parte remota della nostra mente.

Questa sensazione " fisica/mentale" ci consente, di esprimerci nel  migliore modo possibile.

Possiamo trovare delle risorse inaspettate quando studiamo o leggiamo ed attraverso la concentrazione mentale possiamo raggiungere un' equilibro simile ad uno stato di trance.

Non sto esagerando non mi sono bevuto il cervello;  l'ho provato molte volte scalando le salite più dure e nelle cronometro individuali quando correvo  o mi alleno duramente.

Gli sportivi più motivati ed audaci sanno di cosa sto parlando, le idee nascono, si accendono come lampadine, all'improvviso e magicamente, tutto intorno a te si fa più chiaro ha un senso,una logica essere in questo stato e' esattamente come meditare anche se forse non ce ne rendiamo perfettamente conto, perché, alla fine tutto ha un senso solo se una piccola parte della nostra vita ci sentiamo semplicemente liberi di essere noi stessi.


Se volete approfondire gli argomenti, vi consiglio di acquistare questi due libri :

Trasforma la tua vita attraverso il movimento, lo scopo di questo libro è quello di renderti consapevole dello stato fisico e mentale in cui ti trovi e di far emergere in te la motivazione necessaria alla tua trasformazione, un'altro libro che vi consiglio dal titolo "Anche gli atleti meditano... seppur "di corsa"" nel libro si descrive come gli atleti meditano... seppur "di corsa"  raggiungono  i propri  limiti attraverso un  rapporto tra corpo e mente. 

Nello sport e nella meditazione, c'è un momento in cui il corpo si trova in armonia con la mente. Si tratta di uno stato di semi-alterazione della coscienza nel quale le percezioni si dilatano, le sinapsi si allungano, i sensi sono rivolti verso l'interno.